Intervista a Therese Falk
Oggi ci troviamo in compagnia di Therese Falk che in occasione della 10 in 10 di Orta ha conquistato il record del mondo.
Therese raccontaci le tue emozioni dopo questi 10 giorni di fatica che ti hanno permesso di conquistare il titolo mondiale di categoria?
Mi sento veramente molto bene dopo queste 10 maratone, ma non sento di aver conquistato il mondo.
Sì ho conquistato il titolo mondiale ma a dire il vero non mi sento la campionessa.
Ti aspettavi fosse un percorso così faticoso?
Si e no. Non conoscevo il percorso mi aspettavo parti difficili, ma non tratti tecnici dove bisognava correre tra gli alberi e le rocce: questi chilometri sono stati i più impegnativi per me. In ogni caso la cosa più complicata da affrontare in tutti questi giorni è stato il caldo che ha avuto un ruolo molto importate nella manifestazione.
Come è iniziata la tua passione per la corsa?
Non è iniziata come una passione: ho iniziato a correre perché avevo preso peso e stavo diventando cicciottella. Mi è stato detto che dovevo fare qualcosa quindi ho iniziato a fare sessioni di corse molto lunghe.
Ho iniziato con una mezza maratone ed è andata bene. Non mi sono fermata e ho provato con la maratona completa. Nella mia prima gara sono arrivata seconda nella mia categoria e questo mi ha convinto a continuare in quella direzione. Tutto è iniziato da qui.
Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
Il mio prossimo obiettivo sono i campionati del mondo in Croazia a settembre dove correrò la 100 km. A dicembre poi parteciperò alla 24 ore di Barcellona.
Il mio sogno è quello di correre 240 km in 24 ore.
Tornerai il prossimo anno sul lago d’Orta magari per entrare in guinness dei primati sulla distanza più lunga 56 km?
Forse tornerò ma se torno non sarà per partecipare alla 56 km.
La parte più emozionante di questo evento è la parte sociale: sedersi sulla spiaggia a fine gara con gli altri runner, condividere con loro le esperienze e le emozioni è qualcosa di unico. Quest’anno non ho parlato quasi con nessuno perché ero troppo impegnata sulla gara, se dovessi tornare lo farei per vivere maggiormente questi momenti.
Quanto ti alleni durante la settimana? Cosa fai per mantenerti in forma?
Corro quasi tutti i giorni per andare e tornare dal lavoro. Sono solo 5 o 6 km a tratta, non è molto ma tiene allenato il corpo.
Durante il weekend partecipo a gare oppure faccio allenamenti molto lunghi con gli amici. Non faccio palestra, spesso faccio esercizi molto semplici davanti alla televisione perché è importante avere il fisico in ordine per affrontare le gare lunghe.
Conosciamo un attimo Teresa al di fuori della corsa. Cosa ti piace fare nel tuo tempo libero?
Sono un’insegnante. Insegno ai bambini da 13 a 16 anni e mi piace tantissimo.
Vado tutti i venerdì al pub, ho un compagno e 2 gatti.
Mi piace tantissimo leggere e mi piace viaggiare per correre: di recente sono stata a correre la maratona a Okinawa, nel sud del Giappone, e alle Mauritius. Nell’ultimo anno ho fatto anche una 24 ore in Romania.
Per concludere ci racconti un aneddoto particolare che ti è successo in questi 10 giorni?
Quando sono arrivata qui tutti parlavano italiano e pochissimi inglese: ho pensato questi saranno 10 giorni lunghi e in solitaria.
Un giorno durante la gara ho incontrato una persona con la protesi al braccio che parlava un pochino in inglese e mi ha detto che tutti quelli che corrono hanno una storia da raccontare. Corrono con una storia sulle spalle da raccontare.
Da quel momento ho iniziato a vivere la gara diversamente guardando le persone com’erano e sentendo le storie che raccontavano, per me non è stata più solo una gara per conquistare il campionato del mondo, ma era importante conoscere le persone.
Ho imparato che le persone qui sono molto socievoli e molto carine nei miei confronti anche se spesso non ci riusciamo a capire per colpa della lingua.
Quando fai corse di più giorni le persone le incontri in differenti occasioni e le impari a conoscere: a volte non basta parlarsi, basta uno sguardo o un semplice gesto per capirsi e conoscersi meglio.
Le persone che corrono sono meravigliose.
Buona corsa a tutti
Marco Zerbini